Cos'è uscito questa settimana
Le nostre scelte musicali le trovi su Spotify nella nostra playlist. Si chiama Halibut, ovviamente. Ti consigliamo di aprirla prima di iniziare e di tenerla come sottofondo durante la lettura.
Coma_Cose - Zombie al Carrefour
Del nuovo lavoro dei Coma_Cose te ne parliamo anche più avanti. In playlist finisce la penultima traccia, Zombie al Carrefour, una malinconica ninna nanna che inizia con il suono dei prodotti in cassa e la voce di California diffusa dagli altoparlanti del supermercato.
Tredici Pietro, Mecna, Andry the Hitmaker - ORO
Una base relativamente poco interessante per questo pezzo dei due rapper dal cuore d’oro Tredici Pietro e Mecna, prodotti da Andy the Hitmaker. ORO è piacevole, contiene riferimenti espliciti a mali d’amore e messaggi al gusto di tv1kdmdb.
Tatum Rush - Too Late
Della famiglia Undamento fa parte anche Tatum Rush, artista sottotono rispetto agli altri figli prediletti dell’etichetta. Al grido di tu ru tu tu tu, il brano si inserisce già nel preludio delle canzoni dell’estate 2021, complice anche un video (molto sudato) girato a Rio de Janeiro.
DESTIINO, Yuksek - O Pato
Il nuovo progetto del dj francese Yuksek si chiama DESTIINO, una sperimentazione elettronica, ambient e tecno-analogica iniziata nel 2017 durante il passaggio dell’artista alla Biennale lagunare, ospite di Xavier Veilhan e del suo Studio Venezia. Il padiglione francese era diventato uno studio di registrazione costruito in legno e tessuto e ispirato al Bauhaus, nel quale si alternavano performance di musicisti invitati da Veilhan in dialogo con il pubblico presente.
Avishai Cohen, Gothenburg Symphony Orchestra - Arab Medley
Contrabbassista israeliano e collaboratore di Chick Corea, Avishai Cohen dialoga con l’Orchestra Nazionale svedese diretta da Alexander Hanson per il suo nuovo album Two Roses. Registrato durante il concerto finale nella sua residenza a Goteborg, è accompagnato al piano da Elchin Shirinov e da Mark Guiliana alla batteria.
Linkini
È uscito il nuovo (mini)disco dei Coma Cose, si intitola Nostralgia e non ci fa impazzire, ma se vuoi conoscerne i retroscena qui c’è un’intervista curiosa. L’ha fatta Claudia Mazziotta per Rockit e tra una cosa e l’altra ad un certo punto arriva il domandone e la conseguente risposta sopra le righe — come se le hit, a prescindere, fossero solo canzoni brutte e scontate e si potesse decidere esattamente, con precisione, come scrivere una canzone di successo:
Che idea avete della musica pop e delle hit?
Fausto: Le mettiamo assolutamente al pari di tutto il resto. Certo, fare le hit credo sia la cosa più noiosa per un’artista. Poi, se succede, bellissimo. Noi, però, non riusciamo a ricercare una cosa del genere perché ci annoiamo ancor prima di iniziare, solo al pensiero. Questo disco l’abbiamo pubblicato con tanta trasparenza. Non è una presa di posizione, è un atto di onestà e sincerità intellettuale. Questo avevamo e questo abbiamo pubblicato.
Se invece vuoi farti un’idea di quanto sia diventato noioso Achille Lauro puoi leggere l’intervista che gli ha fatto Patrizio Ruviglioni per Rolling Stone in occasione dell’uscita del suo nuovo disco, LAURO:
Certo suona molto più tradizionale degli altri tuoi lavori. La normalità è una conquista?
Ogni volta che sento dire che un qualcosa di mio suona “tradizionale”, è importante: significa che sto andando dove voglio. Cioè verso la canzone di tutti. Cioè verso Il cielo è sempre più blu, verso Mina e Battisti. Non è questione di normalità, è che sono le cose che possono capire tutti. E io ci sto arrivando, sì, ma in maniera sincera.
La linea apri tutto ha vinto e dal 26 aprile in Italia la situazione comincerà (forse) a tornare alla normalità. Con la ripartenza delle attività dovrebbero ricominciare anche gli spettacoli al chiuso (con capienza limitata) e all’aperto. Ma come abbiamo ricordato più volte quest’ultimo anno di pandemia ha pesato tantissimo sui lavoratori del mondo dello spettacolo, tra i meno tutelati nel mondo del lavoro. Per protestare contro la mancanza di garanzie salariali e “per denunciare le condizioni di difficoltà in cui si trovano a causa della pandemia da più di un anno,” il 14 aprile alcuni lavoratori hanno occupato il Globe Theatre di Roma spiegando:
Non vogliamo una riapertura senza sicurezza, che ci faccia ripiombare in un mondo del lavoro ancora più incerto e privo di garanzie. Riapriamo questo spazio a tutte le precarie, a tutti gli sfruttati, per riappropriarci di un tempo di confronto e autoformazione.
La buona notizia per chi lavora agli eventi dal vivo, ma anche per noi che vorremmo tornare a sentire la musica live, è che nei prossimi mesi in Italia dovrebbero riprendere a svolgersi anche i concerti — anche qui il condizionale è d’obbligo, non sono ancora molto chiari i vincoli e le modalità di svolgimento.
Ma intanto, proprio oggi, i bauli tornano in piazza a protestare. Alle 17.00 Piazza del Popolo a Roma sarà invasa da 1000 bauli che testimonieranno le chiusure che coinvolgono l’intero settore dello spettacolo e degli eventi live da 419 giorni.
You Might Have Missed
Prima che le chiacchierate e le videointerviste infinite agli artisti diventassero il format consolidato che oggi conosciamo tutti e abbiamo visto almeno una volta, Bassi Maestro si era inventato Down With Bassi, delle lunghe conversazioni con artisti e personaggi del mondo del rap. Oggi, a qualche anno di distanza dalle prime puntate, Down With Bassi è tornato. Qual è il punto forte di queste interviste? Il fatto che l’intervistatore conosca perfettamente la materia e i personaggi con cui parla. In questa puntata dello scorso dicembre Bassi ha incontrato Crookers, che tra le altre cose gli spiega come le ultime cose fatte da produttore siano nate anche dall’esigenza di tornare ad avere un contatto umano con le persone con cui collabora a livello artistico. Al minuto 23 (circa) Crookers spiega anche come ha conosciuto Massimo Pericolo, dopo una serata alcolica trascorsa a Porta Romana, a Milano, insieme a Speranza e Barracano e terminata nel suo studio. Quello che è successo dopo l’abbiamo ascoltato tutti.
Clicca qui se vuoi fare un tour guidato nella casa a Lugano di Guè Pequeno. La guida è brava, questa settimana è al primo posto nella classifica FIMI degli album più venduti in Italia.
Videini
Nell’ultima puntata del Saturday Night Live il rapper Kid Cudi ha reso un doppio omaggio a Kurt Cobain, morto suicida 27 anni fa a Seattle all’età di 27 anni. Prima Cudi ha indossato un abito a fiori disegnato in esclusiva da Virgil Abloh per la performance di Sad People, e poi un cardigan verde, che rimanda al famoso MTV Unplugged del 1993, per interpretare Tequila Shots.
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