Cos'è uscito questa settimana
Le nostre scelte musicali le trovi su Spotify nella nostra playlist. Si chiama Halibut, ovviamente. Ti consigliamo di aprirla prima di iniziare e di tenerla come sottofondo durante la lettura.
Sottotono - Mastroianni
Sono tornati i Sottotono, il duo composto da Big Fish e Tormento attivi negli anni d’oro della scena rap nostrana. Il singolo Mastroianni è il primo estratto dal nuovo album Originali, a vent’anni dall’ultimo lavoro ..In teoria, di cui tengono ancora nascosta la data d’uscita. Il merito della reunion? Nino D’Angelo. Name something more Italian.
Ackeejuice Rockers, Young Snapp, MV Killa feat Guesan - No Bad Vibes
Gli Ackeejuice Rockers sono un duo di dj originari di Bassano del Grappa che si vedono propulsati nell’olimpo dei collaboratori di Kanye West quando l’americano li coinvolge nella produzione di uno dei brani di Yeezus, Guilt Trip. Iniziano poi varie avventure internazionali, tra tour americani e collaborazioni italiane con la scena hip-hop fino ad arrivare al Jova Beach Party del 2019. Sono appena tornati con un nuovo singolo, No Bad Vibes, una produzione elettronica perfetta per ospitare 3 giovani MCs: MV Killa e Yung Snapp da Napoli e Guesan da Genova.
Franco126 - Accidenti a te
Ecco il brano da ascoltare in macchina coi finestrini abbassati mentre si attraversano le campagne romane in un pomeriggio di giugno. Fa parte del nuovo album di Franco126, Multisala, il suo secondo lavoro da solista. Prodotto da Ceri, è un disco nel complesso coerente, con una vena malinconica che lo distingue dall’ex sodale Carl Brave, più legato a collaborazioni rap e che, a differenza di Franco, del suo ultimo lavoro curava anche le produzioni. Accidenti a te è pronta per l’estate 2021.
Toumani Diabaté, London Symphony Orchestra - Moon Kaira
Il brano si apre con i fiati della London Symphony Orchestra, ma dopo pochi secondi Toumani Diabaté entra in gioco con la sua Kora. Così come Ballake Sissoko di cui ti abbiamo parlato un paio di settimane fa, anche Diabaté è un musicista di Bamako specializzato in questo strumento tradizionale maliano, ed è la 71esima generazione nella sua famiglia ad esserne un esperto suonatore. Con la LSO ha inciso Kôrôlén, ancestrale in lingua Mandinka, un album di 6 brani commissionato dal Barbican Centre e registrato live che combina il griot africano con arrangiamenti orchestrali contemporanei.
TY1 - FANTASMI (feat. Geolier & Marracash)
Nel primo singolo estratto dal nuovo album di TY1 c’è il nome più affermato della nuova scena rap napoletana e uno di quelli che la scena rap italiana attuale ha contribuito a costruirla. L’atmosfera grigia e malinconica di FANTASMI fa decisamente a pugni con la primavera, ma se non cerchi un pezzo up non puoi aspettarti di meglio. Parentesi, al nuovo disco di TY1 in uscita il 7 maggio e intitolato DJUNGLE, parteciperanno un sacco di nomi noti del rap, tra gli altri Guè Pequeno, Noyz Narcos, Massimo Pericolo, Myss Keta, Ketama126, Speranza, Ernia e Jake La Furia. Mi sa che ci ritorneremo sopra.
Greentea Peng - Kali V2
Il nuovo singolo di Greentea Peng in realtà è uscito la scorsa settimana, speriamo non ce ne farai una colpa. Sia per la narrativa che per il flow non potevamo però non metterlo in playlist. Con un’estetica tra Erykah Badu e Linda Perry e una produzione tra il rap melodico e il new-soul, aspettando il suo primo album in uscita a inizio giugno.
Ditonellapiaga - Repito (Populous Remix)
La nostra nuova scoperta italiana della settimana è Ditonellapiaga, aka la 24enne romana Margherita Carducci. È uscito ieri il suo primo EP Morsi, un’esplosione improvvisa di colori e beat, tra pop ed elettronica. Il brano che apre il lavoro Repito mette il turbo a mille con il remix di Populous.
Linkini
Jesse McCarthy firma un long form per il Guardian dove racconta la scena hip-hop francese tra gli anni ‘90 e i primi Duemila dal suo punto di vista di giovane americano sbarcato a Parigi. Nacque anche un idioma, il verlan, che rese possibile un’unione tra antico e moderno: i rapper rimasero ancorati alla lingua francese ma tirando una linea netta tra quello borghese dei genitori (e della polizia) e quello dei giovani e delle banlieue, mischiato con termini arabi dal Maghreb. Furono gli eredi delle canzoni degli anni ‘60 alla Brel e Gainsbourg, ma vestiti Sergio Tacchini, Lacoste e Fila.
Per i 15 anni di Spotify, Variety racconta come la piattaforma svedese abbia cambiato l’industria musicale mondiale. Se gli anni Zero sono stati un periodo buio per il settore a causa del gran numero di download illegali, pratica che stava facendo perdere 7 miliardi di dollari alle case discografiche americane, nell’aprile 2006 da Stoccolma Daniel Ek e Martin Lorentzon mettevano in moto la rivoluzione del digitale. La fetta di mercato della piattaforma negli USA passò rapidamente dal 7 all’83% nel giro di dieci anni (2010-2020). Nell’articolo, Kristin Robinson propone 15 innovazioni significative introdotte da Spotify negli ultimi anni, tra cui la nascita delle Mood Playlists, l’Autoplay prodotto dagli algoritmi, la fine del monopolio Apple e l’introduzione dei crediti per Compositori e Produttori.
Ma l’arrivo di Spotify e la diffusione dello streaming ha portato alla luce nuovi problemi. Ad esempio, perché le piattaforme pagano così poco gli artisti — Apple Music paga un centesimo a streaming, da due a tre volte quello che paga Spotify? Nel Regno Unito molti musicisti e cantanti, tra cui Paul McCartney e Brian Eno, hanno appena firmato una lettera aperta rivolta al governo con la quale si chiede una riforma completa del settore.
In Italia invece per cosa hanno protestato esattamente i lavori dello spettacolo lo scorso 17 aprile? Te lo spiega Annalisa Camilli su Internazionale. La questione è più complicata di quanto sembri, non si tratta solo di ricevere i rimborsi per i mesi di inattività affrontati dalle persone impiegate nel mondo della musica e degli spettacoli dal vivo, o di capire come le attività ripartiranno, la questione riguarda uno dei settori lavoratori meno sindacalizzati d’Italia e ha come obiettivo l’ottenimento di maggiori tutele e certezze sul futuro, dal reddito di intermittenza, che andrebbe a coprire i periodi di fermo connaturati al mestiere, alla riforma del sistema di finanziamenti del mondo dello spettacolo:
“Siamo di fronte a un cambiamento storico rispetto agli anni 2010, quando abbiamo fatto delle battaglie contro i tagli e ci siamo trovati di fronte a delle politiche di austerità. Mentre ora per la prima volta in dieci anni è cambiato il discorso pubblico: dall’Europa per la prima volta arriveranno ingenti risorse, ma come saranno spese? Una possibilità è che i fondi vadano solo alle aziende, l’altra ipotesi è che siano socializzate, finanziando direttamente i progetti e i lavoratori stessi.”
Se anche tu conosci un fan di Ultimo per favore spiegagli bene, parlando piano, che “evento in streaming” non significa “evento in diretta.” Così la prossima volta evitiamo sto casino.
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Questa simpatica carta geografica interattiva creata da The Pudding ti propone di uscire dalla tua bolla musicale e scoprire cosa ascoltano altre comunità in giro per il mondo. Spoiler: nel nord Italia c’è una e una sola canzone che si distingue per popolarità ed è un brano di Sanremo. Anche nel sud Italia, e anche quella viene dalla kermesse sanremese.
Videini
Tra il Museo di Storia Naturale di Londra e i sobborghi della capitale il nuovo video di Little Simz per il singolo Introvert ricorda quello di This is America di Childish Gambino, meno violento ma non per questo meno intenso o significativo. Lei è una delle giovani cantautrici rap più dotate in circolazione nella scena, profondamente self-conscious, con una scrittura che potrebbe fare dei suoi testi un saggio socio-politico sulla condizione delle persone di colore nei paesi anglosassoni:
I studying humans / that makes me an anthropologist / I’m not into politics / But I know it’s darks times / Parts of the world still living in apartheid
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