HALIBUT
Questa è Halibut, la newsletter musicale di the Submarine.
Cos'è uscito questa settimana
Le nostre scelte musicali le trovi su Spotify nella nostra playlist. Si chiama Halibut, ovviamente. Ti consigliamo di aprirla prima di iniziare e di tenerla come sottofondo durante la lettura.
Massimo Pericolo - BANG BANG
Secondo album per il rapper di Brebbia, che come dice nella prima barra del primo pezzo (Caparezza DOCET) com’è difficile scrivere il secondo disco/soprattutto se col primo diventi ricco. Quattro collaborazioni (Salmo, Madame, Venerus, J Lord) per un disco che si intitola SOLO TUTTO. Restano i testi da Vasco Brondi più tossico e più volgare, un racconto del nostro tempo, onesto, divertente e a tratti anche romantico.
Guè Pequeno — Giù Il Soffitto (2nd Roof RMX)
Una delle hit del primo disco solista di Guè Pequeno ha appena compiuto dieci anni e i 2nd Roof (produttori storici di Guè Pequeno) le hanno tolto la patina di polvere gonfiando i bassi, aggiungendo archi, sirene e spari da colossal statunitense, rendendo le atmosfere più cupe, allontanando il pezzo dal suono da discoteca della prima versione. Dei dieci anni di Il ragazzo d’oro te ne parliamo ancora un po’ più sotto.
Jungle - Keep Moving
Si apre con i loro riconoscibilissimi cori e archetti il nuovo singolo dei Jungle, parte di un mini-EP di due piste. Il nuovo album si intitolerà Loving in Stereo e uscirà il 13 agosto.
Nerone - Oh Yes (Freestyle)
Il freestyler più famoso di Milano Est torna con il nuovo album MAXTAPE, 18 tracce e 15 featuring. Barre crude, violente, ma costruite su beat geniali e con collaborazioni perfette come Madunina, Madafacca o Posso. Riemergono poi alcuni dei pilastri del rap degli anni ‘90-2000 come J-AX, Tormento o ancora Danti dei 2Fingerz. Oh Yes (Freestyle) è la più ironica e leggera, due minuti di rime simili a proiettili che chiudono il lavoro.
Major Lazer, Aya Nakamura, Swae Lee - C’est cuit
Traducibile come È finita - Siamo fritti, è l’unica collaborazione con un’artista francese del nuovo disco dei Major Lazer, Music Is The Weapon (Reloaded). 12 tracce su 17 sono già uscite nella prima versione, rendendo l’album una sorta di “nuovo mini EP” nascosto nell’incarto di un vecchio lavoro, che ricalca perfettamente la vibe che ben conosciamo dei Major Lazer: testi finti profondi con beat da Carnevale di Rio. Il brano con Aya Nakamura porta almeno un tocco francese e diverso a un lavoro per il resto molto banale.
Tune-Yards - under your lip
I Tune-Yards sono un duo originario di Oakland composto da Merrill Garbus e Nate Brenner, inattivi dal 2018 tornano questa settimana col nuovo album sketchy. Difficili da definire, oscillano tra un post-indie rock e un’elettronica contro-tempo — per farti capire, quando senti la base non sai bene a che ritmo far oscillare la testa. Merrill aggiunge effetti sonori onirici alla sua voce mentre canta testi che vanno dalla lotta contro le leggi anti-abortistiche americane (in Nowhere, Man,), al confronto tra il ruolo dell’uomo e quello della donna (in make it right). La nostra preferita è under your lip che con la sua linea di basso entra nella playlist della settimana.
Lil Nas X - MONTERO (Call Me By Your Name)
Lo conoscerai sicuramente per questo pezzo (con un videoclip geniale), lui di nome fa Lil Nas X (con il prefisso Lil che ora definisce la maggior parte dei giovani trapper americani) ma nasce nel 1999 come Montero Lamar Hill. Old Town Road è diventata in poco tempo la canzone più ascoltata al mondo, ma Montero è famoso anche per essere uno dei pochi cantanti rap dichiaratamente omosessuali. Con i suoi completi da cowboy rosa pastello e le sue dichiarazioni pubbliche sui social l’artista racconta anche una storia di coming-out diversa. Montero, nato nei sobborghi di Atlanta, si era promesso di portare il suo segreto nella tomba, e invece èdiventato il primo artista di colore e gay vincitore del Country Music Association Award nel 2019. MONTERO (Call Me By Your Name) racconta di un amore estivo ed è accompagnato da un’estetica sempre più personale e unica, che dimostra come l’artista stia arrivando a sentirsi totalmente libero nella propria pelle.
Princess Nokia - It’s Not My Fault
Whoo, she did it again. Beat aggressivo e rap grezzo, il nuovo singolo di Princess Nokia arriva come una sberla da una delle più forti rapper americane.
Linkini
In settimana è stato pubblicato il Global Music Report 2021, un documento che fotografa l’andamento del mercato discografico analizzando le vendite fisiche e gli ascolti in streaming della musica nel mondo. In Italia, nel 2020, la vendita della musica fisica ha subito una contrazione del 25% — ma è aumentata la vendita dei vinili (+2,5%). È calato anche il numero dei download, ma è cresciuta la percentuale di musica ascoltata in streaming a pagamento (+29,7%). Enzo Mazza, CEO di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha commentato così risultati:
“In questo anno difficile si è di fatto conclusa la lunga fase di transizione digitale del mercato musicale italiano: i consumatori di tutte le età hanno finalmente abbracciato le offerte online generando un significativo incremento nella fruizione dei contenuti musicali su tutte le piattaforme.”
L’ultimo lavoro di Floating Points insieme al sassofonista Pharaoh Sanders e alla London Symphony Orchestra si intitola Promises, dura 46 minuti ed è un’unica traccia divisa in 9 movimenti. Giovanni Russonello racconta per il New York Times dell’amicizia tra l’80-enne Sanders e il 34enne Sam Sheperd, nata dalla volontà del jazzista di incontrare il giovane artista britannico dopo aver ascoltato il suo debut album “Elaenia.” La London Symphony Orchestra mantiene la colonna vertebrale dell’album con i loro virtuosismi classici, dando al disco un ritmo simile a quello del “respiro di una enorme persone che dorme,” così lo descrive Russonello.
Ti abbiamo già inserito Yseult nella nostra playlist, l’artista franco-congolese rivelazione delle Victoires de la Musique 2021. È uscita ieri un’intervista realizzata da Marta Represa per il Guardian dove la giovane 26enne racconta le sue problematiche in quanto donna, nera e sovrappeso nella Francia del 2021 e nell’ambiente musicale odierno, dove la sua onestà viene spesso trattata da arroganza. Uno dei suoi video mostra Yseult nuda legata dalle corde dello shibari, un modo per “reclamare uno spazio fisico nella narrazione culturale per il mio corpo di donna nera e sovrappeso, che raramente viene visto in determinate circonstanze,” scoprendo la propria intimità per cercare di sfidare alcune convenzioni sociali.
Vasco Brondi ha annunciato a sorpresa l’uscita di un nuovo album, atteso per il 7 maggio. Intitolato Paesaggio dopo la battaglia, ha una foto inedita di Luigi Ghirri in copertina e uscirà sia in versione LP, con vinile trasparente, sia come CD insieme a Note a margine e macerie, un diario di viaggio che racconta la genesi del disco.
You Might Have Missed
Il 15 marzo in molte città nel mondo ci sono state delle manifestazioni davanti agli uffici di Spotify. Le proteste sono state portate avanti dal movimento Justice at Spotity. I manifestanti chiedevano alla società che ogni canzone riprodotta venisse remunerata di più — ma le richieste prevedevano, tra le altre cose, anche che ci fosse più trasparenza nei contratti stipulati con l’azienda. Spotify ha risposto ai manifestanti lanciando la campagna Loud&Clear, che avrebbe lo scopo di spiegare come vengono distribuiti i soldi incassati. La multinazionale infatti non distribuisce direttamente i propri proventi ai musicisti, ma li gira ai right holders — case discografiche ma anche società di gestione collettiva dei diritti d’autore —che a loro volta li distribuiscono agli artisti.
Ma Spotify ha recepito veramente le richieste dei musicisti che hanno protestato a marzo? Intervistato da Fader Damon Krukowski, musicista e rappresentante della United Musicians and Associated Workers, spiega che la campagna Loud&Clear ripete solo cose già dette in passato senza rispondere veramente alle domande dei manifestanti.
Nel frattempo i King Gizzard & the Lizard Wizard stanno facendo un tour in Australia. Si, suonano dal vivo. Si, davanti a un pubblico.
Videini
Il 25 Marzo è uscito Il ragazzo d’oro - 10 anni dopo, la ristampa con 10 remix inediti del primo disco solista di Guè Pequeno. Per l’occasione ESSE Magazine ha realizzato un documentario di 30 minuti che contiene un’intervista al rapper arricchita dai commenti di chi ha lavorato all’album — tra gli altri Don Joe, Dj Shablo, Bassi Maestro. Il ragazzo d’oro, uscito nel 2011, viene raccontato come un disco di passaggio tra quello che era il rap in Italia prima dell’uscita di questo album e l’inizio dell’era moderna del rap — la trap, quello che ascoltiamo oggi. Nel documentario si sottolinea — forse con un po’ troppa enfasi, ingrandendo eccessivamente l’impatto di questo disco sui cambiamenti reali nel rap italiano — l’importanza che avevano avuto le canzoni dell’abum nel portare anche in Italia un suono internazionale e un modo di fare rap mai sentito prima dalle nostre parti — ascoltare la title track Il ragazzo d’oroper credere.
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