Cos'è uscito questa settimana
Le nostre scelte musicali le trovi su Spotify nella nostra playlist. Si chiama Halibut, ovviamente. Ti consigliamo di aprirla prima di iniziare e di tenerla come sottofondo durante la lettura.
Terso - Eiger
Sono passati quasi due anni da quando ti raccontavamo Fuori dalla Giungla, il primo disco dei Tersø. Il 29 gennaio il gruppo ha pubblicato Iperfamiglia, un nuovo lavoro che continua a farci agitare e a ricordarci quanto fosse bello andare ai concerti, uscire il venerdì sera, tornare stanchissimi e poi rifarlo il weekend dopo, tutto l’anno. Lunedì ti raccontiamo anche il nuovo album, quindi ti consigliamo di tenere d’occhio il sito di the Submarine. E se nel frattempo vuoi iniziare ad ascoltare qualcosa puoi partire da Eiger.
Real Lies - Oh Me, Oh My (Nicotine Patch)
Una delle cose più trascinanti, oscure e ballabili che ti proponiamo oggi. Non è la prima volta che ti suggeriamo di ascoltare i Real Lies, un duo londinese che periodicamente pubblica dei brani da club magnetici da ascoltare a notte fonda. Hanno appena tirato fuori dal cilindro un nuovo singolo e noi te lo mettiamo in playlist.
-M- , Amazone érogène (feat. Ibeyi)
Matthieu Chedid, più conosciuto con il nome di -M- è figlio di Louis Chedid, cantautore di musica leggera negli anni ‘70, e nipote della poetessa libanese Andrée Chedid. È uscito ieri un suo nuovo singolo in collaborazione con le sorelle Ibeyi, che gli regalano le loro voci per i cori. Etereo e romantico, il brano segue la corrente musicale “pop per famiglie” di Matthieu.
Maluma - Tonika (feat Ziggy Marley)
A meno che tu non viva in una grotta, e anche se il nome non ti dice niente, Maluma è uno dei 3-4 artisti di musica latina che trovi nelle canzoni dei rapper americani e nei featuring con Rosalìa. Ieri Maluma ha deciso di far uscire un EP reggae. Così, di botto, senza senso. Si chiama #7DJ “7 dìas en Jamaica” ed ha 2 featuring con Ziggy Marley e Charly Black, dove tuttavia i ritmi più reggaeton prevalgono sulla musica in levare jamaicana. Apprezziamo lo sforzo.
Arlo Parks - Bluish
Arlo Parks ci aveva già colpito a novembre scorso quando uscì il suo primo singolo, ieri la giovane inglese ha pubblicato il suo disco d’esordio Collapsed in Sunbeams. Sonorità malinconiche e sognanti, con uno sguardo al mondo del funky, se chiudi gli occhi ti potrà sembrare cantato da una Billie Eilish jazz.
Lo Village - Lost in America
Il nuovo EP del trio americano hip-hop dei Lo Village si intitola Persi in America (Lost in America), e tutto, dai testi ai visual, alla copertina con la cantante Ama racconta di cosa significa essere neri in America. Insieme al fratello Kane e al rapper Charles Tyler ci permettono di guardare dallo spioncino uno spaccato molto preciso degli USA degli anni Venti. Ti consigliamo di tenerli d’occhio e ti mettiamo in playlist il brano che dà il titolo all’album.
You Might Have Missed
È morto Phil Spector e noi non te l’abbiamo mai detto. Phil Spector è stato uno dei più importanti produttori discografici di sempre. Tra le altre cose è stata sua l’invenzione del cosiddetto “Wall of Sound,” il muro del suono, appunto, usato nella musica pop e caratterizzato dall’utilizzo dei suoni imponenti delle orchestre. Il muro del suono veniva creato “registrando spesso più strumenti per le stesse parti.” Da più di 10 anni Phil Spector era in prigione per l’omicidio della modella Lana Clarkson, avvenuto nella sua casa di Los Angeles nel 2003.
Ma quindi Sanremo?
Settimana scorsa ti avevamo parlato della possibilità, che stava iniziando a circolare sui giornali, di svolgere regolarmente il Festival sostituendo il pubblico che tradizionalmente assiste all’evento, fatto di paganti e invitati, con una platea di figuranti “tamponati e contrattualizzati.” Ecco, in pochi giorni — era prevedibile — la storia si è fatta parecchio complicata e il dibattito sul festival si è allargato molto rendendo questa edizione, che dovrebbe svolgersi regolarmente dal 2 al 6 marzo, una delle più discusse degli ultimi anni.
Che nel 2021 si parli ancora tanto del Festival di Sanremo non deve stupirti. Il festival è ancora l’evento musicale più popolare in Italia e ogni anno, per alcuni giorni, centinaia di giornalisti si trasferiscono a Sanremo per seguire l’evento rendendolo lo spettacolo mediatico più seguito, raccontato e discusso nel nostro paese. Ma quest’anno la storia è un po’ diversa. Negli ultimi giorni infatti non si sta parlando del festival solo perché è il festival, ma perché, all’interno di un contesto in cui praticamente qualsiasi spettacolo ed evento dal vivo in Italia è impedito da mesi a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, lo svolgimento di questa edizione rappresenterebbe ovviamente un’eccezione.
Ricorrere ai figuranti sarebbe servito a garantire lo svolgimento del festival nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza. Ma dove si prenderebbero questi figuranti? Solo a Imperia e dintorni per “questioni organizzative e di spostamenti,” scriveva il 26 gennaio Il Fatto Quotidiano — immaginati interi paesini liguri rastrellati con centinaia di persone costrette con la forza ad assistere a una serata del festival. Poi però è arrivato il ministro Franceschini, si è ricordato che l’Ariston è un teatro come gli altri e, come tale, “il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema” e ha rovinato la festa.
Ma quindi che si fa? Amadeus, che insieme a Fiorello dovrebbe condurre questa edizione e pensa che il festival sia soprattutto un evento televisivo — come dargli torto —, l’ha presa malissimo. Secondo il Corriere della Sera avrebbe detto alla dirigenza Rai “senza pubblico non si fa il festival e se ne riparla nel 2022.”
“Dopo un 2020 devastante dal punto di vista economico-finanziario, la mancata realizzazione del Festival, unitamente alla reiterata chiusura del Casinò, produrrebbe un immediato minor introito di rilevante entità tale da portare il Comune di Sanremo al default, richiedendo l’intervento prefettizio sulla gestione ordinaria.”
Quindi alla fine vedrai che il festival in qualche modo si farà, anche se, come dice la Vanoni, “è una cosa casalinga per gente anziana che dovrà ascoltare pezzi di trap e rap non capendo un tubo di quello che stanno facendo.” Ornella Vanoni ha 86 anni.
Linkini
E intanto 70 anni fa, il 29 gennaio del 1951, all’interno del Casinò di Sanremo si svolgeva la prima edizione del festival. E questa è l’ultima cosa, per oggi, che ti diciamo su Sanremo.
Se della musica di Sanremo non te ne importa nulla — capiamo, è normale, succede a tutti — sappi che esiste una nuova scena rap sarda. Te la racconta Niccolò Murgia su Vice. Vuoi un paio di nomi da ascoltare al volo prima di approfondire? Segnati Sgribaz e Low-Red.
Un altro TikToker sta scalando la classifica dei dischi più venduti nel Regno Unito. Si chiama Nathan Evans, suona canzoni folk e le sue esibizioni gli hanno fatto raggiungere più di 760 mila followers sull’applicazione.
Videini
Stanno arrivando le prime conferme ufficiali, ma questa mattina con un tweet l’etichetta Pan ha dato l’annuncio della morte della dj e producer Sophie Xenon, in arte SOPHIE. Celebre per aver rivoluzionato la scena avant pop prima producendo le basi per Charlie XCX e collaborando con Vince Staples, poi esibendosi da sola dopo aver fatto face-revealing. Vi lasciamo con la sua canzone più commovente che oggi ascoltiamo pedalando per Milano presi male
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