Tutte le canzoni che devi ascoltare oggi
Questa è Halibut, la newsletter musicale di the Submarine. Esce tutti i sabati mattina.
Cos'è uscito questa settimana
Le uscite della settimana le trovi su Spotify nella nostra playlist. Si chiama Halibut, ovviamente. Ti consigliamo di aprirla prima di iniziare e di tenerla come sottofondo durante la lettura.
Run The Jewels - holy calamafuck
Fuck it, why wait? The world is infested with bullshit so here’s something raw to listen to while you deal with it. RTJ are back! Jaime e Mike ci regalano un nuovo album, il quarto della serie, quattro anni dopo l’ultimo Run The Jewels 3. Un frase per definirlo? It’ angry, raw, funny, nasty as shit.
Asian Fake, Dipdoze - SPINE
Hanami - finalmente fiori è il nuovo progetto di Asian Fake. Hanami è anche un termine giapponese che descrive l’osservazione della fioritura degli alberi in primavera. L’album contiene 13 tracce con altrettanti nuovi artisti da scoprire, selezionati da Filippo Palazzo, Frenetik & Orang3 e Victor Kwality tra le molte ricevute sui canali dell’etichetta milanese. Una bella nuotata nel mare aperto della musica italiana giovane, indie-pop/misto rap/misto elettronica/misto 2020. La nostra preferita è SPINE con Dipdoze (inception : una delle sue vecchie canzoni Stanotte è in featuring con See Maw, di cui parliamo tra poco).
Al-Qasar - Gnawi
Vi ricordate la musica gnawa di cui vi parlavamo un paio di newsletter fa? Immaginatevela ora unita al rock alternativo e avrete gli Al-Qasar. Da un lato, il produttore rock franco-americano Thomas Attar Bellier. Dall'altro, Jaouad El Garouge, musicista della tradizione Gnawa originario di Essaouira. Insieme fondono il garage rock psichedelico old school con gli strumenti tradizionali del mondo arabo. Il loro nuovo disco Miraj è uscito il 5 giugno e, dobbiamo dirlo? È una bomba. Gnawi è un capolavoro di contaminazioni, quando entrano i tamburi è rivoluzione. No, non devi ringraziarci.
Jesús Molina - What Is This Thing Called Love
Departing è il progetto “più organico e onesto” del jazzman colombiano Jesús Molina. In questo nuovo album l’artista ha composto due brani originali e riorganizzato otto classici della musica jazz, appropriandosi così delle canzoni di Dizzy Gillespie, Chick Corea o Oscar Acevedo. La nostra preferita è la sua versione di What Is This Thing Called Love che Cole Porter scrisse nel 1929.
Two Door Cinema Club - Too Much Coffee
Il loro nuovo album uscito ieri, si chiama Lost Songs (Found), e ci mancherà sentirlo live in ogni festival europeo. I nostri nord-irlandesi preferiti restano fedeli al loro groove, padrini dell’electro funk ormai dal lontano 2007. Questo è il loro quinto album e arriva giusto giusto all’inizio dell’estate per le prime feste casalinghe #summer2k20 — c’è anche il primo master della loro hit Something Good Can Work.
Tedua, Izi, Vaz Té, Guesan, Ill Rave, Chris Nolan - Manhattan feat Wildbandana
È uscito il nuovo lavoro di Mario Molinari aka Tedua, Vita Vera Mixtape, nonostante sembri in tutto e per tutto un CD, ma dire mixtape fa più figo. A parte “grandi” collaborazioni tra cui Ghali, Dargen D’Amico, Rkomi o Capo Plaza, il lavoro non spicca per produzioni né per testi. La nostra preferita è questa con tutta la Wildbandana Gang, dove almeno ci sono dei nuovi nomi che si affacciano sulla scena e che portano un po’ di freschezza al lavoro.
Tropea - Technicolor
Un po’ dance anni Ottanta, un po’ Carducci (la nebbia nel Bar Jolly / piovigginando sale / sirene a Milano Centrale). I Tropea stanno per pubblicare un nuovo EP intitolato Might Delete Later. Uscirà il prossimo 12 giugno e sarà presentato a KEXP: “In Technicolor è concentrata e “synthetizzata” la nostra passione verso la musica suonata dal vivo. È nella natura di Technicolor essere una canzone di condivisione e per questo è stato spontaneo scegliere di sperimentare e di pubblicarla proprio adesso come nostro primo pezzo ibrido, scritto nel nostro linguaggio fatto di italiano, inglese e condimenti cringe-tastici.”
Colapesce, Dimartino - Raramente
Finalmente è uscito il nuovo disco di Colapesce e Dimartino. Avevamo già ascoltato Adolescenza Nera e Luna Araba. Raramente è la canzone su cui siamo piombati in un primo ascolto frettoloso dell’album. È stato un colpo di fulmine, ve la consigliamo.
See Maw - Nella mia testa
Il nuovo pupillo in casa Undamento è See Maw, milanese, classe ‘96. Il suo lavoro è definito come la nuova italo-elettronica. Il suo disco, A Luci Spente, è un bel lavoro coerente e definisce bene lo stile del ragazzo, con molte produzioni interessanti come Con gli occhi chiusi che lo fanno spiccare tra le novità più promettenti del momento.
DJSTIVO - Tranquillo
La base di questo primo singolo sembra la colonna sonora di una pubblicità dei gelati degli anni Novanta, i ragazzi di DJSTIVO cantano di amore e lo fanno da poco nella grande famiglia Totally Imported e RC Waves.
You Might Have Missed
Rockstar che fanno il giro: Krist Novoselic, ex bassista dei Nirvana, ha pubblicato in settimana sul suo profilo Facebook un lungo messaggio con il quale si è schierato a favore di Donald Trump dicendo, tra le altre cose, di non aver visto violenze mentre guidava avanti e indietro tra Wahkiakum (nello stato di Washington) e Seattle. Dopo la pubblicazione Novoselic è stato duramente criticato e ha reso privato il suo profilo. L’artista ha inoltre chiuso il proprio canale Twitter. Ma qui potete ancora leggere il suo messaggio originale:
E a proposito di posizioni strambe prese dagli artisti nei confronti delle proteste statunitensi. In Italia Rocco Tanica (Elio e le storie tese) ha scritto su Twitter:
Linkini
Il 30 maggio Venerus ha suonato nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Il concerto, a pagamento, si è svolto in streaming e in Italia è stato uno dei primi a tenersi in questa modalità. Ha registrato circa 1200 contatti per un incasso totale di 5500 euro. Pare sia stato anche un bel live. Te lo racconta Giovanni Ansaldo su Internazionale.
Ma quello dei concerti in streaming non è l’unico palliativo ai concerti veri e propri. Asian Fake ha studiato un modo che dovrebbe garantire lo svolgimento degli eventi dal vivo nel rispetto delle norme sanitarie anticontagio. L’etichetta immagina di ospitare il pubblico dei concerti in apposite “isole” da 4 persone, ciascuna posta a distanza di sicurezza dall’altra. Qualsiasi servizio, come la consegna di cibo o bevande, verrebbe gestito tramite un’app specifica che consentirebbe una sorta di servizio “al tavolo.” È un’idea — e qui puoi scaricarti il pdf dove la proposta è spiegata bene — ma noi non siamo così sicuri che saremmo disposti a pagare per assistere a un concerto appollaiati su un palchetto — senza peraltro poterci muovere da lì per tutta la durata del live.
Vuoi saperne di più su come funzionano le etichette indipendenti e sui meccanismi discografici che legano etichette indipendenti e major? Filippo Palazzo di Asian Fake — si, oggi parliamo molto di loro — ha incontrato Pico Cibelli, direttore della divisione local di Sony Music Italia. Insieme a Frenetik & Orang3 hanno parlato anche di scouting e di Hanami, il nuovo progetto dell’etichetta milanese pubblicato ieri. Se avete mezz'ora trovate tutto qui.
Le proteste per la morte di George Floyd hanno coinvolto anche il mondo musicale, schierato per lo più dalla parte dei manifestanti. Artisti come Drake e The Weeknd negli ultimi giorni non hanno solo cambiato l’immagine del profilo dei loro account social, ma hanno donato centinaia di migliaia di dollari alle organizzazioni che aiutano le persone arrestate durante le proteste. Nel 2016 The Weeknd aveva già donato 250 mila dollari al Black Lives Matter Network.
Kanye West invece ha annunciato che pagherà gli studi della figlia di George Floyd. L’artista ha inoltre partecipato a una protesta portata avanti dagli studenti a Chicago. In passato però Kanye West si è espresso molte volte a favore di Donald Trump.
In Italia Enzo Dong — rapper napoletano cresciuto tra i quartieri di Secondigliano, Scampia e Piscinola — ricorda Stefano Cucchi schierandosi dalla parte di chi protesta.
Trapper che non ce la stanno facendo
Se avete ascoltato il nuovo mixtape di Tedua vi sarà ormai chiaro che ci sono regioni e città italiane dove la trap è cresciuta e si è sviluppata più che altrove. Genova e la Liguria, ad esempio. Ma ovviamente anche Milano. E Renazzo? Non potevate saperlo, ovvio, ma a Renazzo, un pugno di case in provincia di Ferrara, il “trap king” si chiama Trap Pato. Per ora sono in pochi a conoscerlo e ad apprezzare le sue pose su Instagram in stile Scooteroni — alla fine torniamo sempre lì. Però a marzo, in piena emergenza coronavirus, Trap Pato ha pubblicato un nuovo singolo intitolato TDN — 6 mila (come gli abitanti di Renazzo) ascolti su Spotify. Oggi ve lo consigliamo, perché con la trap devono farcela tutti.
“Sto girando per tutta Renazzo con i miei / Sto fumando, zero bianca sopra il mio display”
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I trapper italiani che non ce la stanno facendo li trovi su Spotify in una playlist che non ce la sta facendo.
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A sabato prossimo!